Aceto? Solo come condimento, grazie!

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L’aceto è spesso considerato un alleato affidabile per le pulizie domestiche. È raccomandato per lavare i pavimenti, sgrassare i forni, eliminare gli odori dai tappeti e ravvivare i rubinetti. Tuttavia, dietro questa apparente soluzione universale si nasconde una realtà meno conosciuta: l’aceto, nonostante la sua reputazione di detergente ecologico, è in realtà un agente inquinante.

Il cuore del problema risiede nell’acido acetico, il principale componente dell’aceto. Contrariamente alle aspettative, questo acido non è ecologico, soprattutto per quanto riguarda la vita degli animali acquatici, ma questa informazione non è ampiamente conosciuta. Questo accade perché il concetto alla base dell’ecocompatibilità di un detergente (sia esso naturale o no) va oltre la sua capacità di essere biodegradabile e invece include la sua tossicità, ma – appunto – non tutti lo sanno. Negli ultimi anni, è stato introdotto il concetto di VCDtox (volume di diluizione critica tossica) per valutare quanta acqua è necessaria per neutralizzare gli effetti nocivi di un detergente. Confrontando l’aceto e l’acido citrico, Fabrizio Zago, fondatore di Ecobiocontrol ed esperto di detergenti ecologici, ha rivelato un fatto allarmante mostrando che un litro di aceto inquina 100.000 litri d’acqua, mentre un litro di soluzione di acido citrico inquina “solo” 1.875 litri. Questo significa che l’acido acetico inquina 53 volte più dell’acido citrico, un’alternativa meno conosciuta ma più ecologica, e questa informazione è stata anche ratificata dall’Unione Europea!

La storia diventa ancora più complicata quando consideriamo la reazione dell’aceto con superfici in acciaio inossidabile, come lavatrici, lavastoviglie e pentole. L’Inox 316, comunemente usato in questi oggetti, reagisce male all’acido acetico, causando potenzialmente gravi danni. Nonostante l’aceto sia promosso come il rimedio tradizionale delle nonne per le pulizie, molte ricette online e consigli tramandati di generazione in generazione possono avere effetti collaterali negativi. L’acido acetico è corrosivo, promuove il rilascio di nichel dai metalli e favorisce l’insorgenza della SNAS: sindrome da allergia sistemica al nichel.

Qual è quindi l’alternativa? L’acido citrico emerge come il supereroe delle pulizie ecologiche perché, senza gli inconvenienti dell’aceto, può essere utilizzato per vari scopi, come la pulizia dei pavimenti, la rimozione di odori sgradevoli dai tappeti, la sanificazione dei materassi, ma anche per pulire il frigorifero, eliminare i cattivi odori dai piatti, rimuovere il calcare dai rubinetti o dai soffioni della doccia e persino per pulire i vetri!

Se vuoi pulire la tua casa senza danneggiare l’ambiente, è ora di considerare l’acido citrico come una valida alternativa. La prossima volta che sentirai consigliare l’aceto come rimedio per tutte le pulizie, pensa all’acido citrico come una scelta più ecologica e rispettosa dell’ambiente. La tua casa sarà pulita e il pianeta ti ringrazierà.


Ig – @fairness_mag

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Rosy M. - Italy
Rosy M., è laureata in Lingue per i Rapporti Internazionali d'Impresa. Attualmente svolge il ruolo di Tutor Linguistico, mettendo a frutto la sua competenza nelle lingue. Appassionata di viaggi e amante degli animali, Rosy unisce la sua passione per la cultura internazionale con l'amore per la natura.
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