Eva fu creata da una costola di Adamo?

Date:

Quando nel 1477 Papa Sisto IV fece edificare la Cappella Sistina ordinò che essa avesse le stese dimensioni del Tempio di Salomone.

Ciò fu possibile perché quelle dimensioni sono ricordate nella Bibbia, nel Libro dei Re (60 x 30 x 20 cubiti ebraici) che corrispondono quasi esattamente alle dimensioni della famosa Cappella (metri 40 x 21 x 13).

Lo stesso Pontefice chiamò a Roma I migliori artisti del tempo (fra essi Botticelli, Ghirlandaio e Perugino) per affrescare le Storie della vita di Mosè sulla parete sinistra e le Storie della vita di Gesù sulla parete destra.

Si voleva con ciò ricordare che non vi era contrasto tra la religione ebraica e quella cristiana, ma che la seconda è la continuazione storica e religiosa della prima. Dopo la stupenda “pulitura” della Sistina e la migliore visione degli affreschi, ciò è apparso ancora più evidente.

Un esempio eclatante è “la Creazione di Eva”

Godiamo la perfezione anatomica dei due corpi nudi. Ricordiamo che Michelangelo a quindici anni entrava di note nella camera mortuaria dell’ospedale di Santa Maria Novella per studiare anatomia!

Sappiamo che Michelangelo ammirava e studiava i magnifici rilievi di Jacopo della Quercia scolpiti sul portale centrale della Basilica di San Petronio a Bologna. Essi certamente hanno influenzato la sua opera nella Sistina.

Le due immagini sono, con poche eccezioni, quasi sovrapponibili.

Ovviamente apprezziamo l’opera di Jacopo perché è stata creata circa ottanta anni prima dell’affresco, ma quanto è più viva e più “equilibrata” la versione Michelangiolesca!

Ammiriamo la vivacità e la perfezione stilistica delle figure nel riquadro del grande artista.

Vediamo come Eva è perpendicolare al corpo di Adamo e parallela al grande ramo secco alle sue spalle. Ammiriamo il perfetto allineamento delle teste delle tre figure!

Se notiamo bene, nel magnifico affresco, così come nel rilievo, si vede Eva quasi “sorgere da un lato” di Adamo.

Ma Eva non è stata creata da una “costola” di Adamo?

Si tratta forse di un “errore di traduzione” del testo originario della Bibbia?

Sappiamo che il testo più antico della Bibbia, il Tanah, fu redatto tra il 1200 ed il 600 A.C. in ebraico antico e con alcuni segmenti in aramaico palestinese.

Gli antichi testi ebraici non erano facilmente leggibili e comprensibili perché le diverse parole non erano separate tra di loro e, le vocali, non venivano indicate.

Per fare un esempio, il titolo di questo articolo “Eva fu creata da una costola di Adamo”? sarebbe stato scritto:

VFCRTDNCSTLDDM

Dividendo le parole e aggiungendo le vocali necessarie (nell’esempio esse sono state aggiunte in carattere minuscolo)  esso si sarebbe letto “eVa Fu CReaTa Da uNa CoSToLa Di aDamo”.

Oppure, separando in modo diverso le parole ed inserendo vocali diverse, si sarebbe potuto leggere, per esempio,  la frase “a Voi Fa CeRTo DoNo CoSTui iL DiaDeMa” od anche altre frasi e concetti diversi.

Non solo la Bibbia, ma anche I famosi Rotoli del mar morto di recente scoperti sono scritti nello stesso modo!

Quante parole e quanti pensieri potrebbero essere stati male interpretati dalla prima versione della Bibbia, il Testo Masoretico, del secondo secolo A.C. fino alla Septuaginta, la versione in greco tradotta per la prima volta dall’ebraico dai 70 saggi di Alessandria nel terzo secolo A.C.?

E dalla Vulgata di San Girolamo che all’inizio del quinto secolo D.C. ritradusse la Sacra Bibbia dai testi in lingua ebraica non fidandosi della traduzione in greco dei Settanta, fino alle traduzioni e versioni più moderne?

Nei tempi più recenti, soltanto per la lingua italiana, sono state stampate almeno nove diverse traduzioni realizzate quasi sempre sui testi originali.

 

Dalla Bibbia del Malermi (1471) all’ultima versione ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana (11 giugno 2013) che esplicitamente dichiara: ”La nuova traduzione corregge inesattezze, incoerenze, ed errori della traduzione del 1971-74”.

Le diverse traduzioni sono state fatte da esseri umani e gli esseri umani non sono infallibili.

Nel 1996, mentre ero intento alla scrittura della guida dei Musei Vaticani “In the Footsteps of Popes”, ho avuto la fortuna di imbattermi in un ponderoso vocabolario ebraico inglese ed ho cercato la traduzione della parola “costola”.

Essa in ebraico è: –  צלע – tzelàh (o sellàh). Ho cercato allora nella seconda parte del vocabolario di nuovo la parola tzelah ed ho trovato, con una certa emozione, che essa significa non soltanto costola, ma anche: Una parte, Una metà.

Ma, allora, si sarebbe potuto tradurre: il Signore da una “metà” di Adamo plasmò Eva!

Questa versione mi è sempre sembrata meno offensiva per la dignità della donna, ma soprattutto spiega esaurientemente gli stupendi versetti della Genesi (1,26-28) – E Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio “lo” creò; maschio e femmina Dio “li” creò. Dio “li” benedisse e disse loro: Siate fecondi e moltiplicatevi…

Dal singolare “lo” (Adamo) si passa immediatamente e naturalmente al plurale “li” (Adamo ed Eva)!

 Ma, in fondo, a pensarci bene, non abbiamo da sempre chiamato le donne “la nostra metà?

Recentemente ho avuto conferma di questa mia ipotesi dall’interessante libro “I Segreti della Sistina”, scritto nel 2007 dallo storico dell’arte l’americano Roy Doliner di religione ebraica e dal Rabbino di New York Benjamin Blech.

Essi hanno chiesto a me, un cattolico, la prefazione del libro. Ho accettato con piacere perché essi veramente hanno scoperto nella Sistina cose interessanti che fino ad oggi erano sfuggite.

 (a cura del Prof. Enrico Bruschini)


Ig – @fairness_mag

author avatar
Enrico Bruschini
ENRICO BRUSCHINI è uno storico italiano, esperto d'arte, professore, autore e appassionato narratore. È stato nominato Guida ufficiale di Roma nel 1989 e storico dell'arte dell'Ambasciata americana a Roma nel 1984. Durante questo incarico ha accompagnato nella Città Eterna ospiti illustri in visita dagli Stati Uniti. Questo gli ha permesso di incontrare personaggi del calibro di Bill Clinton, George W. Bush e molti governatori e membri del Congresso e del Senato degli Stati Uniti. Con alcuni di questi si è instaurata nel tempo un'amicizia, come nel caso della famiglia Clinton. Fin dal loro primo incontro, i Clinton rimasero colpiti dalla competenza del professor Bruschini, al punto da invitarlo per ben tre volte a visitare la Casa Bianca e lo Studio Ovale, rendendolo ad oggi l'unico italiano a poter vantare un simile record. Nel 1998 è stato collocato in pensione dall'Ambasciata. Ha scritto numerose pubblicazioni sull'arte di Roma e ha tenuto numerose conferenze per varie università e organizzazioni culturali. In particolare, è autore del best seller del 2001 In "The Footsteps of Popes" (Wm, Morrow Publishing), di "The Vatican Masterpieces", di "Rome and The Vatican", di "Cesarini Venus by Giambologna" e ha scritto la prefazione del best seller internazionale "The Sistine Secrets" (Harper Collins 2008). I suoi libri rimangono l'opera di riferimento standard per l'arte nei Musei Vaticani e a Roma. Vive a Roma con la sua meravigliosa signora Gianna.
spot_img

Popular

More like this
Related

Le Ville Tuscolane tra Arte Natura e Mistero

A pochi passi da Roma, immerse nella cornice dei...

Rocca Borromea di Angera

Immagina di trovarti sulle rive del Lago Maggiore, con...

Cercare “Maria Pe’ Roma”

L'espressione romanesca "Cercare Maria Pe' Roma" indica la difficoltà di trovare qualcosa di impossibile, riferendosi a Maria, madre di Gesù, simbolo di speranza. Originatasi dalla venerazione per la Madonna, può anche sottolineare la diffusione del nome Maria a Roma. Questa ambiguità linguistica riflette la complessità della cultura e della storia della città, rendendo la ricerca simbolica un tema universale.

La Domenica di Fairness. Storie intrecciate di Popoli e Culture

Se in Italia la ricerca di un lavoro è...