Perché la Pietà di Michelangelo è così giovane?

Prof. Enrico Bruschini

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Una domanda viene spontanea ammirando la stupenda opera di Michelangelo: “Perché il sommo artista ha rappresentato la Madonna così giovane?” (1)

Fig 1

Sappiamo che altri famosi artisti hanno mostrano il volto sofferente della Santa Vergine in modo diverso. Osserviamo, ad esempio, il volto della Madonna (accanto a Maria Maddalena) raffigurato da Caravaggio nella Deposizione Vaticana (2) e il volto di Maria nella Deposizione Borghese di Raffaello (3).

Notiamo una notevole differenza di età. Ha sbagliato Michelangelo? La tradizione cristiana ci ricorda che Anna e Gioacchino, vilipesi perché non avevano avuto figli, in tarda età, dopo un voto al Signore riuscirono ad avere Maria. In segno di ringraziamento, quando la Bimba compì tre anni, venne assegnata al Tempio e affidata ai sacerdoti. Raggiunta l’età di circa dodici anni i genitori ed i sacerdoti decisero che è ora di trovarle un marito (era normale a quei tempi sposarsi in giovanissima età, la vita media era molto breve). La Santa Vergine aveva perciò circa quattordici anni alla nascita di Gesù Bambino. La stupenda statua della Pietà (4) mostra la Madonna che tiene tra le braccia il Figlio appena deposto dalla Croce.

Fig. 3

Fig.4

Gesù fu crocefisso all’età di trentatrè anni, la Madonna aveva quindi circa quarantasei anni.

Perché Michelangelo la rappresentò cosi giovane, addirittura “più giovane” di Gesù? Le risposte potrebbero essere diverse. Michelangelo stesso rispose alle critiche del tempo dicendo,

secondo il suo biografo Ascanio Condivi, “La castità, la santità e l’incorruzione preservano la giovinezza”. È anche possibile che Michelangelo, che conosceva e apprezzava la Divina Commedia, abbia voluto ricordare l’invocazione dantesca nel canto XXXIII del Paradiso – “Vergine Madre, figlia del tuo Figlio, umile ed alta più che creatura…”

A mio avviso, quasi certamente, potrebbero esserci anche altre motivazioni. Ricordiamo che Michelangelo aveva perso la giovane mamma all’età di solo sei anni. È comprensibile che quell’amato volto sia rimasto nella mente e nel cuore. del grande genio e che lui lo abbia voluto ricordare nelle sue numerose immagini della Santa Vergine?

La Pietà fu completata nel 1499 quando l’artista aveva ventiquattro anni. Notiamo la somiglianza con il dolce viso della “Madonna di Bruges” (5) scolpita nel 1501-1504 e con il bel volto della Madonna del “Tondo Pitti” (6), scolpito nel 1503-1504 e conservato nel Museo del Bargello.

Fig. 5

Fig. 6 – Il dolce volto della Pietà è perciò un tenero ricordo del volto della giovane mamma di Michelangelo? L’ipotesi è fascinosa Permettetemi di esprimere ancora una nuova idea, un’idea che ho esposto nel mio libro “In The Footsteps of Popes” (Sulle orme dei Papi) pubblicato nel 2001dalla Harper Collins di New York e in seguito accettata e pubblicata anche in Italia sulla Guida dei Musei Vaticani “I Capolavori del Vaticano” stampato nel 2004 da Edizioni Musei Vaticani in collaborazione con Scala Editore.

Osservando bene il gruppo marmoreo ci accorgiamo subito che le proporzioni delle due divine figure non sono esatte. Le spalle della Vergine sono molto più larghe delle spalle del Salvatore. Anche le braccia, le mani e le gambe sono più grandi! Provate, con l’immaginazione, a mettere in piedi le due figure, noterete che la Madonna è alta quasi il doppio! Un errore di Michelangelo? Oppure un messaggio? Io sono certo che il capolavoro michelangiolesco non rappresenti un “compianto sul corpo di Cristo morto”, ma piuttosto la “Visione premonitrice” della Vergine Maria!

Osserviamo la Pietà – Nella mente di Michelangelo la Madonna, giovane, ha nelle braccia il Bam bino Gesù. In quel momento Dio le permette di vedere la tragica conclusione della vita terrena di suo figlio – Divenuto uomo egli sarà arrestato, sarà suppliziato e morirà in croce. Ma, Gesù è Dio, egli risusciterà dai morti!

Notiamo come gli occhi della madonna non sono rivolti al volto del figlio morto, essi stanno fissando il “bambino”. E notiamo come lo tiene tra le braccia, con la mano sotto le spalle, come si sorregge un bimbo.

Il momento fissato da Michelangelo potrebbe mostrare sia l’inizio della visione (il bambino sta diventando uomo), oppure la fine. Per me esso rappresenta il momento finale della visione – Il Bambino è diventato uomo, è stato crocefisso (si vedono la ferita sul costato e i fori dei chiodi sulle mani e sui piedi) e sta ritornando bambino. Ancora pochi secondi e la vergine rivedrà tra le sue braccia il Bambino Gesù!

Anche il gesto della mano sinistra della Vergine è molto espressivo. In quel gesto c’è pena e accettazione. Con quella visione premonitrice la Santa Vergine comprende che suo figlio soffrirà molto e lei, come madre, soffrirà come lui. Con quel gesto della mano sembra quasi dire a se stessa, e a noi, – “È terribile, cosa posso fare”? E in quel momento Lei accetta la volontà di Dio. Sembra di ascoltare la frase che la Vergine risponde all’annuncio dell’angelo
Fiat mihi secundum verbum tuum!”

Un’ultima notazione – Michelangelo ha cancellato sul volto di Gesù le atroci sofferenze della Passione. Ancora alcuni istanti e, al termine della visione premonitrice, sulle labbra di Gesù apparirà il tenero sorriso di Gesù bambino addormentato (7).

Fig. 7 – Quando sono davanti alla stupenda immagine della Pietà, sono felice di sentire che molte persone ora ripetono questa idea e leggo una profonda commozione negli occhi dei presenti.

No, non penso proprio che il Giovane Michelangelo abbia commesso un errore nelle proporzioni delle divine figure, egli ha voluto mostrare un toccante messaggio!


Ig – @fairness_mag

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