“Al Politecnico di Torino, si è tenuta una conferenza sul ponte sullo stretto di Messina, con interventi in inglese da parte di rinomati esperti del settore. A livello globale, la comunità scientifica riconosce il ponte di Messina come il ponte sospeso più avanzato mai progettato nella storia dell’umanità e senza dubbio il più innovativo. Questo progetto è diventato un punto di riferimento per la costruzione di nuovi ponti di grande portata. Sebbene in Italia sia oggetto di critiche e non sia ancora stato realizzato, all’estero viene considerato un capolavoro ingegneristico che ha rivoluzionato il campo dell’ingegneria civile.”
…e ci voleva questo ennesimo, sia pure qualificatissimo simposio, per affermare l’assoluta necessità di fare quest’opera grandiosa e l’altrettanto assoluta stupidità di non volerlo fare?
Io non so più quanto ho discusso, scritto, argomentato sul tema del ponte sullo stretto. vox in deserto clamantis? No, neppure per sogno, perché più che di deserto, l’agone di riferimento, diventato campo di battaglia, ha sempre opposto maggioranze silenziose e pacifiche contro minoranze rumorose e rissose. La scienza, la tecnica, la ragione, l’economia e in definitiva il progresso non hanno vita facile contro l’oscurantismo ottuso dei no tav, no tap, no vax, no grandi opere perché altrimenti la mafia, no perché ci vorrebbe ben altro, no perché il paesaggio, no perché l’ha proposto quello.
Se i cosiddetti benaltristi non fossero stati esclusi dagli affari di stato, i romani non avrebbero costruito gli acquedotti che ne hanno fatto la grandezza. Se di un’opera di questa importanza avesse dovuto connettere piemonte e lombardia, sarebbe stato cavour o nitti a deciderla?
Il tema si sposta dunque dal piano economico a quello politico.
Non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere e peggior sordo di chi non vuol sentire.
Un certo cesare cremonini nell’anno di grazia 1610, si rifiuto’ ostinatamente di osservare il cielo col cannocchiale di galileo per non dover ammettere le verità scientifiche appena comprovate, dicendo: quegli occhiali imbalordiscono la testa, basta! Non ne voglio sapere altro.
E tornando al ponte concluderei dicendo: se non ora, quando?
Ig – @fairness_mag