La Via Appia, conosciuta come la Regina delle Vie, ha ottenuto un riconoscimento storico: è ufficialmente iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. La decisione è stata presa dal Comitato del Patrimonio Mondiale durante la sessione di Nuova Delhi. Questo importante traguardo celebra una strada di 540 chilometri che collega Roma a Brindisi, tracciata nel 312 a.C. dal censore Appio Claudio Cieco.
Un Percorso di Due Millenni
La Via Appia, definita “Regina Viarum” dal poeta Stazio nel I secolo d.C., è un’opera maestra dell’ingegneria romana. Originariamente concepita per collegare Roma a Santa Maria Capua Vetere, l’antica Capua, fu successivamente estesa fino a Benevento, Venosa, Taranto e infine a Brindisi, fungendo da ponte verso la Grecia e l’Oriente.
Questo asse viario ha visto transitare eserciti, mercanti, pellegrini e condottieri. È stata teatro di eventi storici, come la crocifissione dei ribelli di Spartaco lungo il tratto verso Capua. La Via Appia non è solo un eccellente esempio del sistema viario romano, ma anche un crocevia di culture, civiltà e idee.
Un Lavoro di Squadra per un Grande Risultato
Il successo della candidatura è il risultato di un lavoro di squadra coordinato dal Ministero della Cultura. Il processo ha coinvolto 4 Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 13 Città metropolitane e Province, 74 Comuni, 14 Parchi, 25 Università, associazioni territoriali, il Ministero degli Esteri e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra della Santa Sede. Questo sforzo collettivo ha permesso di valorizzare un patrimonio inestimabile che oggi entra di diritto nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’umanità.
Un Patrimonio di Inestimabile Valore
La Via Appia iniziava a Porta Capena, vicino al Circo Massimo, e si estendeva fino a Brindisi attraverso un percorso lineare e agevole. Era larga circa 4,10 metri, sufficientemente spaziosa per consentire la circolazione nei due sensi, affiancata da marciapiedi e monumenti funerari che rompevano la monotonia del viaggio.
Lungo la via, si trovavano stazioni di posta, alberghi, osterie e piccoli impianti termali che offrivano servizi ai viaggiatori. Il tracciato, concepito per esigenze militari, divenne rapidamente un asse di comunicazioni commerciali e culturali, influenzando la creazione delle successive vie pubbliche romane e l’attuale rete di comunicazione del bacino del Mediterraneo.
La Via Appia Oggi
Il riconoscimento dell’UNESCO non solo celebra la straordinaria storia della Via Appia, ma rafforza anche l’impegno per la sua tutela e valorizzazione. Questo importante traguardo contribuirà a promuovere il turismo culturale e sostenibile, stimolando la crescita economica e culturale delle aree interne italiane.
Per ulteriori dettagli, potete visitare il sito del Ministero della Cultura e seguire le ultime novità sul riconoscimento della Via Appia come Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
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