La Domenica di Fairness. Il Diritto alla Disconnessione

Un Passo Essenziale per Ritrovare il Benessere

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Immagina di tornare a casa dopo una lunga giornata di lavoro, stanco ma soddisfatto, pronto a rilassarti con i tuoi cari o a dedicare un po’ di tempo a te stesso. Ma proprio mentre ti concedi un attimo di tregua, ecco che arriva una chiamata dal capo o un’e-mail urgente da un cliente. Senti il bisogno di rispondere, come se il tuo tempo non fosse davvero tuo. È una sensazione che conosciamo in molti, un ciclo che sembra non avere mai fine. Ed è qui che entra in gioco il diritto alla disconnessione, un diritto che oggi più che mai è vitale per il nostro benessere e la nostra serenità.

L’Australia, con una nuova legge approvata nell’agosto 2024, si è unita a Paesi come Francia, Germania e Italia nel riconoscere l’importanza di proteggere i lavoratori dalle richieste lavorative fuori orario. Un passo importante per permettere a ciascuno di noi di ritrovare quello spazio personale che troppo spesso viene invaso dal lavoro. Un momento di respiro, di vera disconnessione, di recupero.

Se ci pensiamo, fino a pochi anni fa, il ritorno a casa segnava la fine della giornata lavorativa. La casa era il nostro rifugio, un luogo di riposo e di rigenerazione. Oggi, invece, il lavoro ci segue ovunque, tramite e-mail, chiamate e messaggi che arrivano senza sosta, anche nei momenti che dovrebbero essere dedicati a noi e alle persone che amiamo. La pandemia ha amplificato questa dinamica, rendendo le nostre case un’estensione dell’ufficio.

Secondo uno studio condotto dall’Australia Institute, nel 2023 i lavoratori australiani hanno accumulato 281 ore di straordinari non retribuiti in media. Ore che, alla fine, rappresentano tempo sottratto al riposo, alla famiglia, agli hobby, alla vita. Questo non è solo un problema di giustizia lavorativa, ma un problema di benessere personale. Non possiamo essere sempre al servizio del lavoro, perché, così facendo, rischiamo di perdere ciò che ci rende equilibrati e felici.

Il Diritto alla Disconnessione: Un Atto d’Amore Verso Noi Stessi

Il diritto alla disconnessione non è solo la libertà di ignorare un’e-mail fuori orario. È qualcosa di molto più profondo: è un atto d’amore verso noi stessi. È la consapevolezza che per essere davvero presenti, produttivi e sereni, abbiamo bisogno di staccare, di riservare momenti solo per noi e per le persone a cui vogliamo bene.

Quando non abbiamo la possibilità di disconnetterci, la nostra mente continua a correre. Siamo sempre in allerta, sempre pronti a rispondere, e questo ci porta a vivere in uno stato di costante tensione. Ci manca il tempo per ricaricare le energie, per riflettere, per ritrovare il nostro equilibrio. E alla lunga, questo può portare a problemi più seri, come lo stress cronico, l’ansia e, nei casi peggiori, il burnout. Ed è qualcosa che nessuno merita di vivere.

Riconoscere il diritto alla disconnessione è come ridare valore a quei confini invisibili tra lavoro e vita privata. Confini che proteggono il nostro benessere mentale e ci permettono di essere pienamente presenti, sia sul lavoro che nella nostra vita quotidiana. Quando sappiamo di poter staccare senza timore di conseguenze, possiamo ritrovare la tranquillità necessaria per essere davvero noi stessi.

Messenger

Ritrovare il Proprio Spazio

Adesso immagina di poter finalmente goderti una cena in famiglia senza la paura di una chiamata improvvisa. Di poterti svegliare la domenica mattina senza l’ansia di dover controllare le e-mail. Di poter dedicare un intero fine settimana a te stesso, ai tuoi hobby, ai tuoi affetti, senza che il lavoro invada ogni momento di quiete. È questo che significa disconnessione: un tempo per respirare, per ricaricarsi, per vivere davvero il presente.

Difendere il nostro tempo personale è diventato essenziale in un mondo che ci richiede sempre di più. E Paesi come l’Australia, la Francia, la Germania e l’Italia stanno tracciando un percorso verso una cultura lavorativa più rispettosa e più umana. Il diritto alla disconnessione non è solo una legge, ma un impegno collettivo a mettere la salute e il benessere delle persone al primo posto.

Il diritto alla disconnessione è un invito a prenderci cura di noi stessi. A ricordarci che, per quanto il lavoro possa essere importante, il nostro benessere mentale e la nostra felicità lo sono ancora di più. Viviamo in un mondo che ci chiede di essere sempre connessi, sempre pronti a rispondere. Ma è proprio disconnettendoci, prendendoci il tempo per noi, che possiamo ritrovare quella serenità che ci rende persone più felici, più sane e, alla fine, anche più capaci di dare il meglio sul lavoro.

Prendiamoci quel diritto. Facciamolo per noi stessi, per la nostra salute mentale e per la nostra qualità di vita. Perché il tempo che dedichiamo a noi e ai nostri affetti non ha prezzo.


Ig – @fairness_mag

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