Il modo di dire Tagliare la corda è un’espressione colloquiale italiana che indica l’atto di fuggire, scappare o allontanarsi in fretta, spesso da una situazione scomoda o pericolosa. Questa locuzione trasmette un’immagine vivida, perché evoca l’idea di liberarsi da vincoli o obblighi.
L’origine di tagliare la corda è affascinante e presenta due possibili spiegazioni.
La prima, legata al linguaggio degli antichi marinai, fa riferimento all’azione di salpare. In particolare, l’espressione latina incidere funes significa letteralmente tagliare le corde, un atto che i marinai compivano per liberare le loro imbarcazioni in situazioni di emergenza e poter così fuggire velocemente. Questo uso è testimoniato anche da un passo scritto da Virgilio nell’Eneide, quando Enea e i suoi compagni fuggono dall’isola dei Ciclopi, tagliando gli ormeggi delle loro navi. La connessione con il mondo marinaresco è quindi chiara: tagliare la corda significa salpare in velocità, liberandosi da vincoli materiali e cercando un nuovo destino.
La seconda origine dell’espressione è legata a prigionieri, schiavi o animali che riuscivano a fuggire liberandosi delle corde che li imprigionavano. Questo significato enfatizza l’idea di evasione e liberazione da una condizione oppressiva. In entrambi i casi, quindi, si tratta di un atto di ribellione e di ricerca di libertà.
Dal punto di vista linguistico, poi, la metafora del taglio implica un’azione decisiva e immediata, un gesto che segna una rottura tra il prima e il dopo. Il verbo tagliare comunica un senso di urgenza e necessità, mentre la parola corda simboleggia vincoli e legami sociali. Questo duplice significato riflette quindi una dinamica complessa: la liberazione da una situazione scomoda può portare sia a un senso di libertà sia a una certa solitudine. Altre espressioni italiane come tagliare i ponti o tagliare la testa al toro condividono questa caratteristica, suggerendo un confronto diretto con le difficoltà.

Nella vita quotidiana, l’espressione tagliare la corda viene frequentemente utilizzato in contesti informali per descrivere comportamenti evasivi. Una persona che decide di abbandonare un lavoro insoddisfacente senza avvisare i colleghi può essere descritta come qualcuno che ha tagliato la corda. Analogamente, chi fugge da una festa per evitare conversazioni sgradevoli può essere visto come qualcuno che ha scelto di fuggire da una situazione sociale indesiderata.
Questo modo di dire può avere una connotazione negativa, suggerendo anche una certa mancanza di responsabilità.
Tagliare la corda è un modo di dire ricco di significato, con origini storiche che risalgono al mondo della navigazione e all’idea di fuga da vincoli oppressivi. La sua applicazione nel linguaggio colloquiale odierno offre uno spaccato interessante su come le lingue si evolvano, arricchendosi di immagini evocative. Questo modo di dire ci invita a riflettere sulle scelte che facciamo nella vita e sulle conseguenze di quelle scelte. In questo modo, tagliare la corda non è solo un’espressione: è un potente simbolo di libertà e responsabilità, un richiamo a considerare come affrontiamo le situazioni difficili e quali legami siamo disposti a rompere per perseguire il nostro benessere.