La notte di Halloween si sta avvicinando e, tra una storpiatura e l’altra (chi di noi non ha una zia che festeggia “Aulin”???), è arrivato il momento di scoprire le origini di questo nome…
Cominciamo con il dire che l’origine del nome Halloween affonda le sue radici in una combinazione di tradizioni antiche e influenze culturali che si sono stratificate nel corso dei secoli, e che possono essere analizzate secondo diversi punti di vista.
– Dal punto di vista linguistico, il lemma deriva dall’espressione scozzese All Hallows’ Eve, che significa la vigilia di Ognissanti.
Infatti, il termine Hallows, oggi arcaico, indicava i santi (o i consacrati), mentre Eve era una forma abbreviata di even, termine usato per indicare la sera prima di un giorno festivo.
Nel corso del tempo, poi, il nome subì un’evoluzione fonologica che lo portò a diventare Hallowe’en, con la caduta della consonante intervocalica v in even, una caratteristica comune nei processi di abbreviamento in inglese. Questo fenomeno si può osservare in altre parole simili, come e’en da evening. Il cambiamento di All Hallows’ Eve a Halloween riflette quindi un caso tipico di contrazione linguistica, in cui la parola si semplifica foneticamente per ragioni di economia del linguaggio.
– Dal punto di vista fonologico, il termine Halloween presenta caratteristiche interessanti. In inglese, la parola è composta da due sillabe principali: Hal e ween, con un’accentuazione sul secondo elemento poiché il primo elemento – Hallow – ha subito un’accorciatura secondo il fenomeno linguistico visto in precedenza.
Nelle altre lingue, poi, il termine è rimasto molto simile ma è stato in qualche modo adattato al suono della lingua di adozione. Ad esempio, in italiano, l’accento è solitamente spostato verso la prima parte della parola: Hal-lò-win. In giapponese, invece, si osserva una completa rielaborazione fonetica con la traslitterazione トリック・オア・トリート (torikku oa torīto), dove le consonanti finali dell’originale inglese sono adattate al sistema fonetico giapponese, che non prevede consonanti isolate alla fine delle parole.
Nel corso dei secoli, Halloween e tutta la fraseologia che gli ruota intorno ha continuato a evolversi, assorbendo elementi di diverse culture. La pratica del dolcetto o scherzetto ne è un esempio: l’espressione inglese trick or treat implica una sorta di minaccia giocosa, dove i bambini, se non ricevessero dolci, potrebbero fare uno scherzo. Questo concetto di scambio è radicato nella tradizione di Samhain, dove gli spiriti venivano onorati con offerte di cibo.
Inoltre, l’influenza di Halloween si è diffusa anche a livello internazionale, adattandosi ai vari contesti culturali. In Francia, per esempio, si usa l’espressione des bonbons ou un sort, che significa caramelle o un sortilegio, richiamando il mistero della festività e sottolineando il legame con le credenze folkloristiche. In Spagna e in molte nazioni ispano-americane, si sente dire truco o trato, che mantiene vivo il gioco tra bambini e adulti.
– Dal punto di vista culturale, la festività di Halloween è strettamente legata alla celebrazione celtica di Samhain, un festival che segnava la fine della stagione della raccolta e l’inizio dell’inverno: i Celti credevano che durante questa notte il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottigliasse, permettendo agli spiriti di attraversare e interagire con i vivi. Di conseguenza, molte delle pratiche moderne, come il travestirsi e il dolcetto o scherzetto, hanno radici in questi antichi rituali volti a onorare gli spiriti e a proteggere le persone dai mali.
In seguito, con l’avvento del cristianesimo, il Festival di Samhain subì una trasformazione significativa, quando la Chiesa cercò di sovrapporre le proprie festività a quelle pagane per facilitare la conversione dei popoli.
Così il 1° novembre divenne la Festa di Ognissanti, un giorno dedicato alla commemorazione dei santi e dei martiri e la vigilia di questa celebrazione, il 31 ottobre, cominciò a essere conosciuta come All Hallows’ Eve (Halloween).
Tuttavia, nonostante queste trasformazioni, l’essenza di Halloween come momento di connessione con il soprannaturale e il misterioso è rimasta intatta.
Oggi, Halloween è una delle festività più celebrate al mondo, con varianti che riflettono le diverse culture e tradizioni. In molti paesi, è un momento di festa e divertimento, ma continua a portare con sé echi delle sue origini antiche. Pertanto, l’uso del termine Halloween rappresenta non solo un richiamo a pratiche passate, ma anche una testimonianza della capacità delle tradizioni di adattarsi e trasformarsi nel tempo.
Ig – @fairness_mag